Con i saluti di Sua Eminenza, il Cardinale Crescenzio Sepe, che citando il Beato Paolo VI ha evidenziato quanto le famiglie abbiano bisogno di testimonianze cristiane, si è aperto lo scorso 25 marzo il 1 Convegno sulla Candidata agli Onori degli Altari Enrichetta Beltrame Quattrocchi, presso il Seminario Arcivescovile di Napoli.

Prendere coscienza della propria grande dignità: questo, secondo l’Arcivescovo, serve ribadire alle famiglie di oggi, il cui ruolo educativo deve fondersi con l’annuncio di Cristo, proprio come hanno fatto i Beati Coniugi Luigi e Maria e così come recepito da Enrichetta e i suoi fratelli che furono testimoni  privilegiati e, al contempo, segno sperimentale di una formazione educativa pienamente riuscita.
Ha preso poi la parola P. Leonardo Franzese, nostro Ministro Provinciale, introducendo il tema del ruolo delle donne nella Chiesa, la loro presenza vitale, la loro forza instancabile. 
“Tra queste possiamo ben collocare la figura di Enrichetta Beltrame Quattrocchi” – ha proseguito P. Leonardo – sottolineando l’impegno civile ed ecclesiale della figlia dei Beati. “Una donna dalla vita intensa”, ma soprattutto una “donna già avanti”, come sempre sono avanti le donne di frontiera.“Enrichetta, rimanendo se stessa senza infingimenti, ci ha lasciato una testimonianza di un vangelo vissuto nella freschezza del quotidiano, con una capacità di cogliere nell’ordinario le novità straordinarie che Dio dona ai cuori semplici e autentici. Ha poi citato Don Sabino Palumbieri, uno dei padri spirituali di Enrichetta, che in un suo scritto la definì una donna che “sa salire e fa salire”. E ce n’è bisogno in un mondo che vola basso.

L’intervento del prof. Matteo Truffelli, Presidente Nazionale di Azione Cattolica, si è soffermato sullo “stile” di vita della famiglia Beltrame Quattrocchi. Un’esistenza “dal tetto in su”, come amavano ripetere Luigi e Maria, dove il soprannaturale era nell’ordinario, una dimensione dell’esistenza in cui lo sguardo era sempre puntato su ciò che è essenziale.

“La cornice in cui Enrichetta cresce” – afferma il prof. Truffelli –“è dunque una cornice generativa, che rende lei stessa una persona generativa e feconda.”
L’insegnamento svolto come missione educativa, la dedizione con cui ha accudito i genitori e i fratelli, le molte opere di volontariato e di vita ecclesiale ci informano di una fecondità appresa in famiglia e ridonata.
La Reverenda Madre Anna Maria Cànopi, fondatrice e abbadessa del Monastero “Mater Ecclesiae” dell’Isola di San Giulio, ha introdotto il suo intervento sottolineando la bella coincidenza della data del Convegno con la festa dell’Annunciazione del Signore: “sull’esempio di Maria, anche Enrichetta ha custodito nel suo cuore la Parola del Signore e le parole che i suoi genitori le andavano dicendo nel nome del Signore per educarla ad una condotta di vita autenticamente cristiana. Come Maria, anche Enrichetta è cresciuta in santità in seno alla sua buona famiglia e con la sua santità nel quotidiano ha, a sua volta, fatto della casa un piccolo santuario domestico.”

La Reverenda Madre ha esortato tutti i presenti a un ritorno al silenzio orante, alla meditazione quotidiana della Parola di Dio, proprio sull’esempio della Candidata agli Onori degli Altari Enrichetta. La Beata Maria, raccomandò alla figlia, nella sua bellissima lettera, di dedicare un po’ di tempo ogni giorno, nel silenzio della cameretta, alla meditazione.

Questo suo raccoglimento fu certamente favorito dalla scelta dei suoi genitori di costruire un villino a Serravalle di Bibbiena, vicino a Camaldoli, come luogo di ristoro spirituale per la famiglia.

Significativamente denominato «La Madonnina», esso sarà luogo di accoglienza aperto anche a molti ospiti e sede di formazione e incontri spirituali.

Il prof. Francesco Beltrame, che in quanto nipote e figlio adottivo di Enrichetta porta con sé il ricordo tenero dell’intimità familiare, ha affrontato il tema dell’amicizia spirituale in quanto tratto che meglio  la identificava, “che sapeva alimentare e orchestrare con originalità, delicatezza e grande equilibrio”. L’amicizia spirituale per Enrichetta si traduceva in una disponibilità continua e senza riserve all’ascolto, all’accoglienza, al mettere a proprio agio chiunque si rapportasse a lei nella convinzione che essa fosse solo il primo passo per diventare amici spirituali dell’altro.
In conclusione, ho illustrato, da Postulatore, i prossimi eventi che accompagneranno l’introduzione della Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Candidata agli Onori degli Altari Enrichetta, di cui, proprio nell’Arcidiocesi di Napoli si stanno raccogliendo le testimonianze “ne pereant probationes”.
Generosamente e calorosamente accolti dal Rettore del Seminario, Mons. Salvatore Angerami, che al termine ha impartito la santa benedizione sugli astanti e da don Davide Trapani, animatore del secondo e terzo anno di teologia, che ha offerto il suo contributo per la parte logistica, l’evento è stato moderato dall’Avv. Vincenzo De Feo e allietato dall’arpista Cira Romano.

Presenti l’Ordine Francescano Secolare, la Gi.fra., il Movimento Salesiano, l’Azione Cattolica, la F.U.C.I., l’ AGESCI, le Volontarie della Croce Rosa, CL, Focolarini, Testimoni del Risorto e altri movimenti laicali; diversi rappresentanti del mondo della scuola, quali presidi e insegnanti, sacerdoti, religiosi e religiose di diverse congregazioni, rappresentanze di gruppi parrocchiali.

Articolo di Campania Serafica n°2/2017 (clicca per scaricare)

Immagini dell’evento: