I Beati Beltrame Quattrocchi all’ombra del complesso basilicale di cimitile

In Santa Maria Maggiore a Roma, il 25 novembre 1905, Luigi Beltrame Quattrocchi e Maria Corsini si sposarono, divenendo sacramento vivente dell’Amore: la stessa data, a meno di un secolo, è stata indicata dalla Chiesa come giorno della loro Memoria liturgica.                                       Da ciò ha assunto importanza realizzare e porre un’epigrafe a ricordo del loro matrimonio, nel luogo in cui esso venne celebrato. Posata il 26 agosto di quest’anno, giorno della nascita al cielo della beata Maria, l’epigrafe è stata progettata dall’Ing. Arch. Giuseppe Trinchese, da inaugurare il 25 novembre.                                                     

La situazione pandemica ha condotto il Postulatore delle Cause dei Santi, P. Massimiliano Noviello, promotore dell’iniziativa, ad attendere il compiersi dell’evento.                                                                  Il 25 novembre scorso, presso la Parrocchia di San Felice in Pincis a Cimitile (NA), si è tenuta la Celebrazione eucaristica della Memoria liturgica dei Beati Coniugi, anticipata da un triduo di preghiera in cui è stato inaugurato un dipinto della santa Famiglia Beltrame Quattrocchi, realizzato dalla pittrice Carla Chiaberta e donato dal Postulatore.                                                                       All’intercessione dei Beati Luigi e Maria è stato affidato questo difficile momento per tutta l’umanità. «I Beati – ha ricordato P. Massimiliano durante l’omelia– hanno scavato a fondo nella grazia del Sacramento del Matrimonio per rispondere nella luce del Vangelo alle esigenze del quotidiano, hanno cercato la risposta nel Sacramento nunziale, non al di fuori di esso».                   Egli ha poi sottolineato il ruolo della loro ultima figlia nel mantenere il clima di fede e carità di casa Beltrame: «La vita della Serva di Dio, Enrichetta, la figlia che non doveva nascere, un aborto consigliato dai medici ma rifiutato con fermezza dai Beati, è stata come un’Eucarestia».                       Alla celebrazione hanno preso parte personalità religiose e civili del territorio,rappresentanti di associazioni ecclesiali come l’Azione Cattolica diocesana e gli Scout. La Santa Messa è stata trasmessa in diretta e registrata sul profilo Facebook della Parrocchia e sul Sito ufficiale dell’Associazione “Il Mestolino di Dio” www.enrichettamestolinodidio.it, riscuotendo grande interesse da parte di molti devoti, Diversi sono stati negli anni gli eventi tenuti nella Diocesi nolana a ricordo dei Beati Coniugi e non va dimenticato la visita che fece a Nola la stessa Serva di Dio Enrichetta, diversi mesi prima di morire.                                                                                                     Alla fine della Santa Messa, nel fervore generale, P. Noviello ha fatto una promessa: «Chiederò al Vescovo di poter collocare in questa parrocchia una reliquia dei Beati Coniugi Beltrame Quattrocchi». Così a distanza di secoli una nuova coppia potrà essere venerata come modello di santità all’ombra delle Basiliche Paleocristiane di Cimitile. Già San Paolino e la moglie Terasia, sulla tomba di San Felice presbitero, divennero modello di “sposi in Cristo”: l’accettazione della morte del figlio, la cura dei poveri, l’accoglienza dei pellegrini, l’amicizia con i padri della Chiesa, li condussero a consacrare a Dio il loro amore arrivando alla grande scelta ascetica di vivere il matrimonio astenendosi dalla coniugalità.                                                                                                     A tale alta e significativa decisione aderirono anche i Beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi che, come San Paolino e Terasia, esaltarono la santità degli sposi rendendola capace d’inondare di frutti la vita della Chiesa, di arricchirla di Santi nati da famiglie sante: una “santità a grappoli”, una santità contagiosa, una santità generosa.

 ANGELICA D’AMBROSIO